Le Antiche Dimore del Terziere sono costituite da una serie di edifici antichi e di importante valenza storica. Sono state restaurate nel modo più fedele possibile e arredate secondo uno stile aderente all’antichità, con mobilio autentico dei secoli scorsi.
Quelle che oggi compongono l’insieme delle Antiche Dimore del Terziere sono case che erano già presenti nell’alto medioevo. All’epoca Castiglione faceva parte dei territori degli Estensi, per poi passare agli inizi del ‘200 ai principi Malaspina. La costruzione era già così come la vediamo oggi nei primi anni del Trecento e contribuiva a comporre il castrum (luogo fortificato che difendeva il fortilitium).
Dal fondo valle, la via romana deviava da Vallescura per raggiungere il complesso fortificato di Castiglione, così come poi avrebbero fatto in seguito la via romea o francigena.
Il fortilitium, che si fa risalire ai secoli VIII – IX d. C., dominava il castrum, e nei secoli successivi si trasformò gradualmente in residenza del Vicario Imperiale, il condottiero Castruccio Castracani. , Poi successivamente diventò palatio di ressidenti, cioè sede della Rappresentanza della Magistratura Fiorentina, prima Repubblicana e poi Medicea. Infatti, la storia di Castiglione del Terziere in epoca rinascimentale è connotata dalla numerosa presenza di magistrati, giudici, e notai del Governo Civile di quella enclave fiorentina in terra di Lunigiana.
Dopo Castruccio, prese il controllo di Castiglione del Terziere il primo marchese del feudo imperiale, Franceschino Malaspina, ramo dello Spino fiorito, detto ‘il Soldato’. Egli svolse incarichi di notevole rilievo politico come capitano di guerra della Repubblica Fiorentina, Visconte di Luni e Podestà di Milano.
La sede del Centro di Studi Umanistici Niccolò V si trova da quarant’anni nel castello di Castiglione del Terziere; è dotato di una importante biblioteca con libri antichi e recenti di storia e letteratura italiana, aperta a migliaia di studiosi ogni anno. Le Antiche Dimore del Terziere hanno infatti il principale scopo di ospitare studiosi, letterati, artisti, e altre persone che desiderano trovare il silenzio e la quiete interiore.
Le dimore possiedono ciascuna il proprio nome e la propria storia, facendo respirare la storia secolare che le accompagna.
C’è la dimora del Gallo, del Giglio (dove si acquartieravano le truppe fiorentine), della Santina (così detta per l’assassinio di una giovane donna da parte di un uomo respinto), del Corpo di Guardia, del Simonino e del Bargello (l’antico nome del ‘funzionario di polizia’).
Il pernottamento nelle splendide Antiche Dimore del Terziere è compreso nell’itinerario “I Pilastri della Lunigiana“.