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Castello Malaspina di Fosdinovo

Una rocca che guarda dal mare alla campagna

Il Castello Malaspina di Fosdinovo è la fortezza più affascinante della Lunigiana per l’architettura e per le storie di cui è stato teatro nei secoli. Dalla sua posizione strategica, con lo sguardo che si estende sino al mare e alla piana del Magra, per secoli i Malaspina hanno controllato con pugno di ferro l’intero territorio.

La prima fortificazione risale al XII secolo e nel corso del tempo è stato modificato e allargato sino ad arrivare al castello che vediamo oggi. Si tratta di un edificio a forma quadrangolare con quattro torri rotonde, un bastione semicircolare e due cortili interni. Superato il portico rinascimentale si scoprono giardini pensili, loggiate e terrazze; si possono percorrere i camminamenti lungo le mura e da lì scrutare il territorio circorstante dalle Apuane, all’Appennino sino al mare: in lontananza la Corsica, l’Elba, la Liguria del Golfo dei Poeti che ha fatto innamorare scrittori come Shelley, Byron, Petrarca, Montale e in fondo, le Alpi Francesi.

L’interno del castello

Un susseguirsi di stanze riccamente arredate, corridoi maestosi e cupi, stretti cunicoli, cortili interni preziosi come scrigni segreti, finestre e feritoie. E ancora affreschi, ceramiche, monete, armi e strumenti di tortura che dalle segrete del castello ci conducono fino alle maestose torri panoramiche.
Si passa da sale arredate ed affrescate alla fine dell’800, fino alla camera di Dante – amico dei Malaspina. Si giunge alla stanza del trabocchetto, sotto alla quale si trova ancora oggi la sala delle torture.
una cosa è certa, la visita al Castello Malaspina di Fosdinovo è un viaggio attraverso la storia ed il mistero. Mistero perché sono molte le storie e le leggende che circondano il castello e i suoi abitanti. La più famosa è quella del fantasma di Bianca Maria Aloisia, figlia di Jacopo Malaspina e Olivia Grimaldi.

La leggenda di Bianca Maria Aloisia e la maledizione del castello

La leggenda racconta che la ragazza si fosse innamorata di un giovane stalliere, un affronto per la nobile famiglia. Questa si oppose ai due giovani minacciando di rinchiudere la giovane nelle prigioni del castello. La resistenza dei due innamorati spinse i Marchesi a rinchiudere la figlia in convento e ad allontanare l’amante da Fosdinovo, ma quando lei si rifiutò di prendere i voti, fu riportata al castello, torturata e per evitare ulteriori scandali fu murata viva in una stanza insieme ad un cane, simbolo di fedeltà, e a un cinghiale, simbolo di ribellione. Oggi, si dice che il suo spirito viva ancora nelle mura del castello. La storia di Bianca Maria Aloisia è arrivata fino ai giorni nostri, memoria di una grande e tragica storia d’amore.

Quella al Castello di Fosdinovo, dunque non è una semplice visita museale, è un vero e proprio viaggio nel tempo che permette di attraversare i secoli passando dalle fortificazioni medievali al porticato rinascimentale, dagli arredi sei e settecenteschi agli affreschi di fine ‘800, scovando infine le opere d’arte contemporanea lasciate dagli artisti invitati al castello. E se la storia del fantasma contribuisce a creare un’atmosfera di mistero che rende il castello meta di ‘ghost hunters’ provenienti da ogni parte del mondo, anche per chi non cerca il mistero il Castello Malaspina di Fosdinovo resta un luogo di affascinante bellezza ricco di storia e cultura.

Oggi, oltre che dimora privata e museo, il castello ospita anche un bed&breakfast ed è sede di una prestigiosa residenza per artisti e scrittori internazionali.

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