Tra queste colline non può sfuggire l’insolito profilo di Camagna, dominato com’è dalla sua chiesa parrocchiale: la maestosa cupola ottocentesca dell’architetto Crescentino Caselli riprende la struttura messa a punto pochi anni prima dal suo illustre maestro Antonelli nella cupola di San Gaudenzio a Novara.
A partire, probabilmente, da Carlo Magno e attraverso successive donazioni, i territori che comprendono l’attuale comune appartennero, dal XII sec., agli Aleramici, che li trasmisero ai Paleologied ai Gonzaga. Questi ultimi mostrarono di gradire particolarmente i vini prodotti già allora a Camagna, ordinando sovente barbera e grignolino per la cantina del loro castello di Casale.
Il borgo si sviluppa su un colle che, situato tra i torrenti Rotaldo e Grana, raggiunge i 261 m. di altitudine ed offre un panorama stupendo.
La gita in questo grazioso borgo monferrino fa parte dell’itinerario “Pedalando in Monferrato: dalla riva del Po al Sacro Monte di Crea“.